Questa stagione Marco De Vincenzo si muove in una materia densa e primordiale, e immagina la collezione dalla materia stessa, che è tattile, spessa, tangibile, fatta di livelli sovrapposti nei quali anche le stampe sono una velatura, una gommatura, un ricamosulla trama sottostante.
ETRO MAGMA: SFILATA AUTUNNO INVERNO 2025/2026
Le linee si sviluppano liquide intorno al corpo: lo segnano e accarezzano, e poi svasano, corte o lunghe, asimmetriche e frangiate. Piegature segnano la vita, mentre su denim e velluto a coste brulica una flora fantastica. Le lane sono spazzolate, le maglie ricamate, le paillettes vivono dentro intagli geometrici. Gli alieni giunti da lontano finiscono sui gioielli come anche le api intrappolate nell’ambra,
mentre ricami di una zoologia immaginaria nati dalla collaborazione con l’artista coreana Maria Jeon avviluppano gli abiti, e poi le borse dalle forme morbide e arrotondate, oppure nette e squadrate. Barbara ed estrema, la pelliccia di lana è un tocco primitivo che rimanda ad immaginari selvaggi, toccando cappelli e cappotti. Gli stessi motivi si estendono sul guardaroba maschile, investendo giacche, duffle coat, cappotti-vestaglia, velluti dalle tentazioni psichedeliche. Il magma Etro bolle e ribolle, vitale, infinitamente metamorfico.






























































